Area Naturale Protetta “Bosco La Magia”.

Il bosco della Magia rappresenta un’isola relitta di vegetazione naturale in un territorio caratterizzato da aree urbane e agricole con colture tradizionali, quali la vite e l’olivo, e specializzate come il vivaismo ornamentale. .

Bosco La Magia

Descrizione:

Il bosco della Magia rappresenta un’isola relitta di vegetazione naturale in un territorio caratterizzato da aree urbane e agricole con colture tradizionali, quali la vite e l’olivo, e specializzate come il vivaismo ornamentale.

L’area naturale protetta occupa una superficie presso la città di Quarrata di 94 ettari circa, di cui 54 di proprietà comunale.

Il bosco mesofilo che la caratterizza interessa un’area di circa 55 ettari all’interno della quale  sono presenti alcune raccolte di acqua di natura temporanea, un laghetto e alcune piccole pozze, negli avvallamenti del terreno.

Pur essendo stato utilizzato nei secoli passati, presenta oggi un buon stato vegetativo e settori con piante mature di elevato pregio, ed offre l’habitat a numerose specie animali.

Sono stati effettuati alcuni interventi di miglioramento ambientale a fini naturalistici e di prevenzione degli incendi, come la rimozione dei pini marittimi attaccati dalla cocciniglia alloctona (Matsococcus feytaudi); altre misure di conservazione sono state pianificate sulla base dei risultati di studi su flora e fauna.

Il Bosco della Magia è parte della tenuta di Villa La Magia, inserita nel sito Ville e Giardini Medicei, patrimonio mondiale Unesco.

La fruizione ricreativa e didattica dell’area è consentita per tutto il corso dell’anno, purché avvenga nel rispetto del regolamento vigente e lungo i percorsi segnalati.

Flora

L'area naturale protetta è costituita da un mosaico di formazione vegetali, con netta prevalenza dei querceti acidofili a dominanza di Cerro, che in settori diversi del bosco si associa sia ad elementi termofili, come il Leccio e gli arbusti della macchia mediterranea, sia ad elementi continentali come la Farnia, la Rovere e il Carpino bianco.

A margine del bosco sono presenti prati, arbusteti, nuclei maturi di Leccio e perfino una piccola formazione igrofila dominata da Gledizia (Gleditsia triacanthos).

Le 284 specie censite sono indice di elevata ricchezza floristica, determinata dalla presenza di habitat diversi e da condizioni ambientali che consentono la presenza di un mix di elementi mediterranei e continentali.

Il bosco appare ben strutturato per la presenza di un diffuso strato arbustivo, dominato da Biancospino, Erica arborea, Corbezzolo, e di uno strato arboreo sottostante le grandi querce, dove si incontrano Orniello, Acero campestre e Ciavardello.

Sotto il profilo floristico la presenza più rilevante è quella di muschi del genere Sphagnum.

Legati a climi boreali, gli sfagni sono giunti alle nostre latitudini durante le glaciazioni quaternarie, per poi “resistere” in piccole aree dove hanno formato torbiere nelle quali sopravvivono anche altre piante “relitte”.

Di rilevante interesse fitogeografico anche la presenza  della Periploca maggiore (Periploca graeca), liana di ambienti umidi rara e localizzata in Toscana soprattutto nei boschi planiziali costieri. Da segnalare anche il Melo fiorentino (Malus florentina), un alberello a distribuzione prettamente mediterranea, ma raro a livello regionale.

Fauna

La fauna comprende ricche comunità di invertebrati legati agli ambienti forestali e prativi, con un significativo contingente di coleotteri saproxilici, che beneficiano della ricca dotazione di necromassa (alberi morti in piedi e a terra).

Tra le 95 specie di coleotteri, alcune rare e protette a livello comunitario e regionale, come Cerambyx cerdo, Ergates faber, Prionus coriarusLucanus cervus.

Rilevate 26 specie di farfalle diurne, la maggior parte legate agli ambienti prativi soleggiati e alle radure all’interno del bosco dove abbondano le piante nutrici dei bruchi.

Gli uccelli sono ben rappresentati con 70 specie, di cui 50 nidificanti e fra quelle forestali 4 picchi: il Picchio verde, il Picchio rosso maggiore, il raro Picchio rosso minore ed il Torcicollo.

Una comunità ornitica ben strutturata con 5 specie di rapaci nidificanti: due diurni, Poiana e Gheppio, e 3 notturni, Allocco, Barbagianni e Civetta.

Ricca anche l'erpetofauna, con 7 specie di anfibi e 8 specie di rettili, grazie alla discreta varietà di ambienti: varie raccolte d’acqua, temporanee o permanenti, boschi ed ambienti ecotonali.

Fra i Mammiferi ci sono: Roditori  come ratti, topi e arvicole, ma anche l'Istrice e specie arboricole come Ghiro, Scoiattolo e Moscardino; Insettivori come Talpa europea, crocidure e toporagni; Artiodattili come il Cinghiale e Carnivori come Donnola, Faina, Tasso e Volpe.

Di particolare interesse risulta la chirotterofauna (pipistrelli), con ben 9 specie, fra cui 3 sono protette a livello europeo: Ferro di cavallo maggiore, Ferro di cavallo minore e Vespertilio smarginato.

Sentieristica dell'Area Protetta

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Modalità di accesso :

In auto: via Vecchia Fiorentina II° tronco, n. 63 In autobus: linee BluBus n. 13 e n. 51 A piedi e in bicicletta: pista ciclabile.


Indirizzo:

via Vecchia Fiorentina 63.

CAP: 51039

Coordinate: 43.85175045, 10.972852516749166



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